Insegnare le buone maniere al proprio felino non è affatto semplice, l’addestramento di questo animale domestico è tutta una serie di compromessi e calcoli, probabilmente un lavoro più complesso di quello che ci si ritrova a fare con un cane. Se sgridare il gatto non è una cosa da fare a cuor leggero come fare ad educarlo e a far capire quali sono i comportamenti sbagliati?
Sembrerà a tutti una stupidagine, ma il tempismo è una questione fondamentale. Per sgridare un gatto bisogna capire bene quando è il caso di farlo cioè assolutamente subito dopo il fatto che scatena la vostra ira.
Mai prima e neanche quando si “ammirano” i risultati: il micio non collegherebbe mai l’azione ad un divieto.
Se lo sgriderete beccandolo con le mani nel sacco, quindi mentre sta facendo qualcosa di sbagliato, ecco, quello sarà il momento in cui il gatto capirà e l’addestramento avrà fatto un passo avanti verso la sana convivenza.
Sbagliando le tempistiche non solo sgridare il gatto non servirà a nulla, ma perderete anche di credibilità ed i vostri mobili e divani ne risentiranno.
Insomma, ogni tirate in alto le antenne e ogni volta che sentite strani rumori correte, nel momento in cui si fa le unghi sul divano partite con la lavata di testa e abbiate molta pazienza.
Sgridare il gatto non significa usare mani e piedi
Quando diciamo sgridare il gatto, non significa essere violenti.
Se il gatto ha associato le mani alle vostre carezze e voi le usate per una punizione corporale… l’associazione si perderà, anche se avrete, secondo voi, dato dei semplici colpetti sulla loro testa.
Nenache correre dietro al gatto con la scarpa in mano… oppure tirargliela, servirà a qualcosa.
Sgridare il gatto senza seguire delle regole basilari e senza metterci della sana pazienza, significa solo instaurare una sorta di clima di terrorein casa… e questo farà male a tutti.
Alcune tecniche per sgridare il gatto cucciolo
Soprattutto se si ha a che fare con un cucciolo che deve imparare ogni comportamento basilare, alcuni comportamenti potrebbero essere molto utili.
Per esempio potreste bloccare il gatto prendendolo dalla pelliccia dietro il collo. Replichereste il modo di trasportare i cuccioli da parte della mamma, quindi, da un lato fareste qualcosa associato ad un momento tenero, dall’altro sottomettereste il gatto nel momento della sgridata.
La stessa presa si può usare se il gatto fa la pipì fuori dalla lettiera: basta prenderlo per il collo e muoverlo delicatamente verso la lettiera.
Questo tipo di mossa non è invece consigliata per sgridare il gatto adulto: gli adulti hanno una pelle meno elastica e potrebbero provare dolore dalla presa.
Ricordate poi il momento del premio
Ok dovete addestrare un gatto, ma quando si tratta di insegnare un comportamento un premio al momento giusto vale quanto una sgridata. Qualdo il gatto eviterà danni e si comporterà nel modo più adeguato è bene anche far vedere che si è giustamente guadagnato un premio. Si chiama Rinforzo Positivo ed è fondamentale per migliorare il rapporto padrone-gatto oltre che per addestrare il micio.
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