Il gatto è uno degli animali misteriosi per eccellenza. Sul gatto girano sempre tante voci, le più disparate. Questa volta vogliamo parlare un po’ delle paure, che provano questi nostri affascinanti amici.
I gatti quando hanno forte timore o si sentono minacciati da qualcosa o da qualcuno, rizzano subito il pelo, in particolare quello della coda, inarcando in contemporanea la schiena. Il micio può avere paura anche avvertendo un qualsiasi rumore improvviso e ciò lo possono notare chiunque ha in casa uno di questi animali. Si tratta, diciamo, di uno stadio di “ipervigilanza”, quindi allerta permanente. I gatti vigilano sempre, anche se sembrano magari riposare un pochino. Cosa detestano in particolare? L’acqua, chiaramente, ma anche gli spostamenti in macchina e le visite dal veterinario. Sono, infatti, animali parecchio abitudinari e legati al loro territorio specifico. Odiano i cambiamenti repentini e ciò gli mette molto timore. Una volta sparita la causa del potenziale pericolo o sinceratosi del fatto che non vi era una vera e propria minaccia incombente, il gatto può tornare alle sue solite faccende con una calma quasi irreale. Essi, possiamo dire, temono soltanto quello che è veramente necessario da temere. La loro tranquillità quotidiana, la loro incredibile flemma, sono da collegare con l’assenza di paure immaginarie, una cosa che li contraddistingue nettamente dagli esseri umani. Un attacco di panico perviene solo da paure vere, una minaccia seria, che fa parte del reale. Tante paure dell’uomo, invece, sono legate a cose o situazioni irreali. In questo, forse, dovremmo proprio prendere esempio da loro…
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