I gatti sono animali misteriosi e ricchi di fascino, ma ci sono anche tante dicerie che accompagnano i nostri amici. Questa volta si parlerà un po’ della società dei gatti.
Quando si discute dei rapporti di un gatto con altri della sua stessa specie, spesso si fa riferimento alla frequente aggressività. Questa cosa è comunque vera ed a tutti sarà capitato di assistere a “risse” tra gatti, ma i motivi possono essere i più disparati. Ad esempio, ci potrebbe essere la presenza di una sola femmina in calore in un’area abitata da diversi maschi, oppure l’irruzione di uno o più estranei in un determinato territorio, la difesa dei cuccioli da parte della madre, la lotta per accaparrarsi proprio il territorio, ecc… Tuttavia, i gatti riescono a stipulare bene fra loro una sorta di “contratto sociale” e ciò permette anche una discreta convivenza, se non proprio armonia. Due gatti che si trovano a vivere sotto lo stesso tetto riescono, spesso e volentieri, a mettere da parte la loro aggressività, per instaurare un clima di concordia anche sorprendente. Questo speciale “contratto sociale”, quindi, sembrerebbe funzionare molto bene. I gatti però non riescono a legarsi in un vero e proprio rapporto d’amicizia, e questo lo si può notare se dovessero venire separati. Dopo parecchi giorni di separazione, pure i gatti che, fino ad allora, sembravano uniti da incrollabile amicizia, ridiventano estranei, pronti magari ad azzuffarsi se dovesse capitare l’occasione. La memoria, perciò, sembrerebbe non funzionare bene in ambito di amicizia. Quando si tratta di convivere in uno stesso posto si adattano, trovano modi efficaci per stabilire una buona sintonia ma, finito questo, ognuno pensa alle proprie cose. Lo spirito di adattamento dei gatti lo si può notare anche in tutto ciò.
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