Altro luogo comune: il gatto è un animale veramente opportunista. Tutto ciò è vero, oppure sono le solite dicerie senza troppo peso?
Occorre subito dire che il gatto è, a differenza del cane, un animale di colonia. Il nostro amato Fido è, invece, animale da branco, come ci ricorda la sua discendenza dai lupi. Il branco, possiamo dire, presuppone una gerarchia piramidale, mentre la colonia è fatta di opportunità. Il gatto, infatti, non riconosce a nessuno un ruolo vero di comando (quindi nessun capobranco come per il cane), ma valuta di volta in volta se sia il caso di confrontarsi, di rapportarsi, oppure di girare al largo. Perciò, il nostro amico felino preferisce soppesare le opportunità che gli si presentano di volta in volta. Certo, chi desidera il proprio animale sempre pronto a seguirlo, dovrebbe puntare sul cane. Questo animale vede nel padrone il capobranco, colui da cui dipendere. Il gatto, all’opposto, non ha questo tipo di gerarchie, segue solo il suo istinto, la sua natura, ecco perché è assurdo definirlo (secondo i canoni degli esseri umani) un animale opportunista ed approfittatore, falso o, peggio ancora, insensibile. Poi, ricordiamo, che ogni gatto ha una sua precisa personalità, quindi potremmo trovare quello più aperto all’uomo e un altro che adora maggiormente stare per conto suo. Proiettare sugli animali domestici la nostra sensibilità, modo di vedere ed intendere le cose, è dunque sbagliato.
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