Come possiamo capire il nostro amico a quattro zampe? Di certo bisogna prestare una giusta attenzione ai segnali che ci invia, diciamo, il suo corpo. Attraverso proprio questi segnali, il gatto (parleremo proprio di lui) ci comunica i suoi stati d’animo in uno specifico momento.
Perciò, è senz’altro importante iniziare ad imparare e a capire questo speciale (per noi!) “linguaggio”, in maniera da entrare in empatia con il nostro micio e capirne esigenze ed emozioni. Occorrerà valutare ogni atteggiamento, osservando il gatto nel suo insieme e nel contesto, non soltanto nel singolo segnale; altrimenti rischiamo di sbagliare nell’interpretazione.
Bisogna prestare la giusta attenzione alla coda ed alla postura del gatto. La coda tenuta il basso con il pelo arruffato, potrebbe dire che il nostro amico è preda della paura. La coda dritta e con la sola punta piegata, indicherebbe invece uno stato amichevole. Pelo arruffato e coda bella dritta sarebbe un segnale di grande irritazione, che potrebbe addirittura precedere un imminente attacco.
Non si possono neppure sottovalutare gli occhi e le orecchie. Il gatto è sereno quando ha occhi ben aperti, bocca chiusa ed orecchie rilassate. Il micio è pronto all’attacco ( i motivi possono essere diversi e la grande paura può tramutarsi spesso in un attacco per difendersi) quando ha occhi aperti, pupille parecchio dilatate, bocca aperta , orecchie del tutto appiattite e tenute basse ai lati della testa.
Infine, ci sono le classiche fusa che possono significare diverse cose: potrebbe farle quando è contento e soddisfatto oppure, all’opposto, quando sta male e soffre.
Insomma, impariamo a conoscere bene il nostro gatto!
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