Il gatto è un animale che da sempre affascina l’uomo. E’ misterioso, furbo, scaltro ed è meno dipendente dal proprio padrone rispetto al cane. Parecchie sono le curiosità, gli aneddoti attorno a lui. Vediamone alcuni.
Perché il gatto cade sempre in piedi? Questo animale, infatti, può precipitare anche da un’altezza notevole senza subire gravi danni e ciò grazie alla sua capacità innata di cadere in piedi. Se dovesse, per vai motivi, precipitare, i suoi occhi, e un organo particolare situato all’interno dell’orecchio, ossia l’apparato vestibolare, informano velocemente il cervello sulla posizione della testa rispetto al suolo. Quindi, il cervello reagisce permettendo ai muscoli del collo di girare la testa nella direzione della caduta; in un secondo momento pure il resto del corpo segue l’andamento della testa, assumendo una posizione adeguata prima dell’atterraggio. Ed è proprio per tali ragione che il gatto, spesso e volentieri, evita danni letali.
E’ vero che i gatti vedono al buio? La retina dell’animale è formata da un numero maggiore di bastoncelli, ovvero le cellule nervose delegate alla visione in bianco e nero, rispetto a quella di altre specie. Questo comporta una maggiore sensibilità, anche se l’immagine risulta a lui meno nitida. Inoltre, si ritiene che il gatto riesca a distinguere alcuni colori. Possiede, infatti, i coni, quelle cellule nervose che permettono la visione di più colori, sensibili al blu, al giallo ed al verde.
Le nove vite del gatto? Più che altro è una frase simbolica utilizzata pure per gli esseri umani. Un gatto domestico vive, in media, circa 15 anni; alcuni riescono pure a superare tale età, tuttavia è raro notare un micio giungere al traguardo dei 20 anni. Una cosa, però, sembra essere assodata, i gatti possiedono una capacità considerevole di autoguarigione, o comunque di reazione agli stati patologici ed alle ferite. Da tutto ciò, fin dati tempi più remoti, è venuto fuori il detto delle nove vite del gatto.
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