L’olfatto nei nostri cari animali domestici è molto importante. Questa volta parliamo soltanto di quello dei cani. Tante ricerche concordano su di un fatto: il loro contatto con il mondo avviene all’80% per via olfattiva.
E’ senza dubbio il senso più sviluppato e più rilevante del cane. Le sue cellule olfattive superano, a secondo delle varie razze, i 100milioni, ed arrivano pure a 200milioni nel Pastore Tedesco, mentre nell’uomo arrivano solo a 5mila. Pure se non dovesse annusare un particolare oggetto, ma semplicemente lasciando scorrere l’aria dalle narici, il nostro amico è capace bene di distinguere un oggetto da un altro, oppure una persona dall’altra, il tutto con sorprendente semplicità. Il cane può anche perdere, per qualsiasi causa, la vista, tuttavia può comunque orientarsi per la strada, soltanto servendosi dell’ottimo olfatto. Sembrerebbe che il cane, dopo aver sentito un odore, lo conservi, addirittura, nella memoria, riuscendolo pure a ritrovare in qualsiasi luogo anche dopo parecchio tempo. Il naso del cane è quasi sempre umido e questo perché è dotato di particolari cellule, che riescono a catturare alcune particelle olfattive. Il segnale olfattivo ha, allo stesso tempo, un significato sessuale: serve al maschio per individuare le femmine (loro, infatti, inviano messaggi olfattivi 10 giorni prima del raggiungimento dell’ovulazione).
Spesso si parla dell’utilizzo sempre maggiore dei cani in situazioni difficili per l’uomo. Questo perché il suo olfatto è veramente potente. Qui, però, gli studiosi si dividono, poiché alcuni di loro dicono che la capacità olfattiva dei cani andrebbe addestrata molto bene, prima di un vero e proprio utilizzo. Non basta, quindi, sentire benissimo gli odori, ma occorrerebbe anche quel qualcosa in più che serve a catalogare, se così si può dire, gli odori stessi.
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