Il comando del “no” è efficacissimo quando si parla di cani, tuttavia occorre saperlo dare e valutare anche in che contesto farlo. Vediamo un po’ alcuni casi.
Il comando deve essere dato quando l’azione non ha avuto ancora inizio, ma l’animale ha già deciso di metterla in pratica. Il padrone deve prestare attenzione e, in particolare, dovrebbe conoscere molto bene il suo cane in modo da poterlo anticipare e dare il comando al momento giusto. Se il comando, infatti, dovesse partire con troppo anticipo, si rischierebbe di mandare nella confusione totale l’animale, perché lui non potrebbe, chiaramente, interrompere qualcosa che non ha ancora deciso di fare. Se dovesse, invece, essere dato con ritardo, potrebbe essere troppo tardi per evitare un eventuale danno causato dal cane. Ma quali sono questi comando, nello specifico? I primi comandi di base che bisognerà insegnare al cane sono questi: “Vieni”, “No”, “A Terra”, “Seduto”, “Stop”, il “Aspetta qui”.
Bisognerebbe, però, iniziare quando il cane è ancora cucciolo, tutto è così più semplice e lui non avrà difficoltà nell’imparare. E’ importante, infine, ricordare che ogni comando non andrebbe ripetuto più di 3 o 4 volte, altrimenti il cane non crederà e perderà sempre più fiducia.
I comandi comunque non possono e non devono mai essere la sola maniera per riuscire a convivere con il proprio cane. Sono infatti elementi importanti nel rapporto con il proprio animale, la gestualità e i vari atteggiamenti che, via via, si adottano.. Il nervosismo, l’ansia, il timore eccessivo, possono essere percepiti talvolta sfruttate come punti deboli da un cane dominante. E’ necessario, perciò essere risoluti, ma anche il più possibile calmi.
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.