Accogliere un cane guida a casa non è proprio una decisione da prendere facile facile. Bisogna capire che, oltre a essere una guida, è pure un cane, ossia un essere vivente con tutte le esigenze e bisogni del caso.
Un altro aspetto da considerare bene è la reale necessità di prendere un simile cane e se, ovviamente, possa risultare utile in concreto. Ma come si comporta un cane guida? L’animale è addestrato ad eseguire i comandi di direzione, ad esempio destra e sinistra, e poi presta i suoi occhi, se così si può dire, per evitare tutti gli ostacoli (compresi i pericoli) che circondano il non vedente. Infine, questi cani sono capaci di cercare e trovare entrate ed attraversamenti pedonali. L’animale, però, non identifica e sceglie lui le strade, ma si occupa dell’incolumità della persona che deve accompagnare, evitandogli di incorrere in ostacoli e barriere, seguendo bene le indicazione del conduttore. Cosa accade, tuttavia, nel periodo, assolutamente necessario ed inevitabile, dell’addestramento? Al cane gli viene insegnato a mettere a frutto il suo grande ed innato istinto di adattamento, a guidare la persona ed a rispondere ai segnali (tramite la voce o, spesso e volentieri, pure con le mani), che gli vengono via via impartiti.
È opportuno ricordare che, per legge, i cani guida possono accedere a tutti i luoghi pubblici, proprio a causa della loro grande valenza. Se qualcuno dovesse protestare, è buona cosa ricordargli di tale legge o, al limite, chiamare la polizia.
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.