Proprio vero, l’ansia da separazione coinvolge pure il migliore amico dell’uomo. L’attaccamento dei cani nei riguardi del padrone, può avere effetti spropositati, ma che ci fanno ancora capire la loro grande sensibilità e dipendenza.
L’ansia da separazione provoca nel cane dei comportamenti indesiderati, spesso fraintesi dallo stesso proprietario, che erroneamente arriva a considerarli come semplice “dispetti”, oppure addirittura delle “vendette”.
Non vuole restare solo, quando lo si lascia a casa si vendica facendo vari dispetti. Una cosa, questa, che molti padroni sottolineano.
Come, allora, tutto ciò si manifesta? Innanzitutto con l’abbaiare e gli ululati, poi i bisogni in casa (anche i cani più educati, che mai sporcherebbero il pavimento, se soffrono di ansia da separazione, potrebbero farlo!), tante feste al ritorno a casa del padrone, poi i guai che potrebbero combinare, come lo strappare divani e tappetti e così via. Un cane molto attivo (sia fisicamente sia mentalmente), ad esempio, se costretto a stare buona parte della giornata a casa da solo, finirà per trovarsi qualcosa da fare: semplicemente si annoia a stare tutto il giorno a casa a dormire. I cani che si muovono di solito poco, potrebbero essere “distruttivi”, senza però soffrire di questa ansia che abbiamo definito “da separazione”.
Nei casi più estremi, meglio chiedere al veterinario o ad uno esperto comportamentalista. Tutto si risolve, basta solo tanta pazienza e consigli di chi è più esperto di noi di animali e cani, in questo frangente.
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