Eh sì, anche per i nostri amati amici arriva la vecchiaia, pure se molto prima di noi esseri umani… Cambiano varie cose in loro e, ovviamente, pure l’alimentazione (anche qui palesi somiglianze con l’uomo).
Quindi, cosa fargli mangiare quando i cani iniziano ad avere una certa età? Con l’avanzare inevitabile dell’età muta anche la tipologia di alimenti per animali. Una corretta gestione alimentare del cane anziano ha un ruolo importantissimo nel rallentare i processi di invecchiamento, quindi minimizzare la perdita progressiva delle funzioni organiche. Che scegliere allora? Il primo obiettivo dal punto di vista nutrizionale consistite nell’evitare un aumento eccessivo di peso dovuto all’accumulo di grasso e cercare, allo stesso tempo, di contrastare la perdita di tessuto muscolare (con la vecchiaia, infatti, si riduce il tessuto muscolare). Bisogna fare sempre attenzione alla condizione fisica di partenza, che dipende dalla sua costituzione, dall’attività fisica svolta e dalle condizioni ambientali in cui si è trovato a vivere. Importante è, quindi, un giusto apporto di proteine, che dovrebbero attestarsi, diciamo, fra il 16 e il 24% di proteine grezze. Ottima cosa è poi quella di aumentare l’apporto di acidi grassi polinsaturi nella dieta del cane, in quanto importanti per bilanciare la diminuzione degli enzimi (questo sempre dovuto all’età).
Difficoltà potrebbero sorgere per quanto riguarda la mobilità intestinale, ecco allora il bisogno di aumentare ai nostri animali la quantità di fibra insolubile nel pasto giornaliero.
Tuttavia, la miglior cosa da fare è sempre quella di sentire il parere del veterinario, meglio ancora di colui che ha avuto modo di conoscerlo e di seguirlo negli anni.
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