Anche i nostri fidati amici a quattro zampe hanno il loro preciso carattere. Ci sono i cani più intraprendenti, diciamo, ma anche quelli decisamente timidi, timorosi. Ecco, parleremo un po’ proprio di quelli timidi o, meglio ancora, di quelli eccessivamente paurosi.
Il cucciolo, ad esempio può essere timido di carattere. Sarà allora più sensibile agli stimoli esterni, o a qualcuno in particolare. È nelle primissime settimane di vita che il cucciolo impara a riconoscere i differenti stimoli esterni. Quali? I rumori, gli odori e, infine, proprio l’uomo. Dal terzo-quarto mese incomincia a sviluppare risposte di paura verso questi vari stimoli. Insomma, è ora di iniziare a cavarsela da solo, o almeno così dovrebbe essere in natura. Se il cucciolo dovesse essere cresciuto in un ambiente privo, o quasi, di stimoli, in particolare senza contatti diretti con l’uomo, potrebbe avere numerose difficoltà, una volta adottato. Come aiutare, però, il nostro cane pauroso? Innanzitutto se dovesse aver timore degli estranei, bisognerebbe associare la presenza di una persona (ferma a distanza di sicurezza) con un premio, magari bocconcini deliziosi. Evitare poi che l’animale si spaventi per qualcosa che in passato abbia innescato il meccanismo della paura. Ma la cosa in assoluto più importante è scoprire cosa realmente procuri forte timore nel cane. Un consiglio dal veterinario non potrebbe, ovviamente, che far del bene! Le paure, come negli esseri umani, si possono sconfiggere, basta individuare il meccanismo malato che le innesca.
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